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Pianificazione Urbanistica Collaborativa: un Approccio Applicabile in Italia?

24 Ottobre 2023

La pianificazione urbanistica è sempre stata una sfida per le amministrazioni locali e regionali in Italia. Se in passato questo processo era dominato da esperti e tecnici, con una partecipazione spesso marginale delle comunità locali, oggi il panorama è in rapida evoluzione. La rivoluzione digitale ha radicalmente cambiato il modo in cui interagiamo, lavoriamo e prendiamo decisioni, offrendo nuove opportunità per un approccio alla pianificazione più collaborativo e partecipativo aperto alle comunità ed agli stakeholders locali.

In Europa e Nord America, questo approccio ha già mostrato risultati positivi. Ad esempio, Barcellona ha implementato il progetto “Superblocks”, Portland ha adottato la pianificazione partecipativa e Copenaghen ha promosso progetti verdi urbani. In Italia, città come Bologna, Torino e Milano stanno sperimentando con successo metodi partecipativi.

Le Piattaforme Digitali: Snodo Innovativo di Incontro e Collaborazione

Le piattaforme digitali stanno emergendo come uno snodo fondamentale di incontro tra cittadini, professionisti e tecnici delle amministrazioni pubbliche. Questi strumenti rappresentano molto più di semplici canali di comunicazione: sono veri e propri ecosistemi collaborativi che possono portare innovazioni significative nel modo di progettare e costruire le città.

  • Interazione Continua: Le piattaforme digitali permettono una comunicazione continua, superando le barriere temporali e geografiche. Cittadini, professionisti e amministratori possono interagire in tempo reale, condividendo feedback, proposte e soluzioni.
  • Accesso Democratico: Questi strumenti offrono a tutti, indipendentemente dalla loro posizione o background, la possibilità di partecipare attivamente al processo decisionale, rendendo la pianificazione più inclusiva e rappresentativa.
  • Condivisione di Dati e Risorse: Le piattaforme digitali facilitano la condivisione di dati, mappe, progetti e altre risorse essenziali, permettendo a tutti gli stakeholder di avere una visione completa e aggiornata del processo di pianificazione.
  • Innovazione e Creatività: La collaborazione tra diversi attori attraverso piattaforme digitali può portare a soluzioni innovative, combinando l’expertise tecnica dei professionisti con la conoscenza locale dei cittadini.
  • Trasparenza e Accountability: Le piattaforme digitali documentano l’intero processo di pianificazione, rendendolo trasparente e permettendo a tutti di monitorare i progressi e i risultati.

Al fine di realizzare una pianificazione urbanistica collaborativa efficiente ed efficace, è indispensabile integrare alle piattaforme digitali altri strumenti e strategie:

  • Workshop e Incontri Pubblici: Creare spazi dove cittadini, esperti e amministratori possano incontrarsi, discutere e condividere idee.
  • Mappe Interattive: Fornire mappe online dove i cittadini possono segnalare problemi, proporre soluzioni e visualizzare le proposte degli altri.
  • Tavoli Tematici: Organizzare incontri focalizzati su specifici temi o aree, permettendo una discussione più approfondita.
  • Formazione: Offrire corsi e seminari per formare cittadini e amministratori sulle tecniche e gli strumenti della pianificazione collaborativa.

La Diversità rispetto ad altri approcci

A differenza degli approcci tradizionali, che tendono ad essere top-down e centralizzati, la pianificazione collaborativa è bottom-up e decentralizzata. Mentre gli approcci tradizionali si basano principalmente sull’expertise tecnica, la pianificazione collaborativa valorizza la conoscenza locale e l’esperienza diretta dei cittadini. Questo non solo porta a soluzioni più in linea con le esigenze reali delle comunità, ma anche a una maggiore accettazione e proprietà dei piani da parte della popolazione. La pianificazione urbanistica collaborativa rappresenta dunque un’opportunità per le città italiane. Se ben implementata, può portare a piani urbanistici più efficaci e condivisi dalla comunità. L’importanza delle piattaforme digitali in questo contesto non può essere sottolineata abbastanza: esse rappresentano un pilastro fondamentale per garantire una partecipazione ampia, inclusiva e continua. Con l’adozione e l’integrazione di piattaforme digitali avanzate agli altri strumenti esistenti (Workshop, incontri e dibattiti pubblici, mappe interattive, tavoli tematici e incontri di formazione) si può aspirare a una pianificazione urbanistica che risponda autenticamente alle esigenze delle comunità, pronta a fronteggiare le numerose sfide del futuro e la competizione internazionale con luoghi e comunità che hanno utilizzato questo approccio con successo. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare. La burocrazia, la mancanza di risorse e la resistenza al cambiamento da parte di alcune amministrazioni sono ostacoli che devono essere superati con impegno e determinazione.

Bibliografia

  • Carta, M. (2017). Recyclical Urbanism. List – Laboratorio Internazionale Editoriale Sas.
  • Ciaffi, D. & Mela, A. (2011). Urbanistica Partecipata Modelli ed Esperienze. Carrocci editore.
  • Condivisione. (2015-2017). La collaborazione tra cittadini e amministrazione per i beni comuni. Carrocci.
  • Douay, N. (2008). “Shanghai: urban planning styles in evolution. emergence of a ‘harmonious urbanisation’?”. China Perspectives, 4, 16-25.
  • Douay, N. (2017). Pianificazione urbanistica collaborativa: una sfida per la Cina e per l’Europa?. T.wai.
  • Laboccetta, A. Mazza. (2023). Pianificazione urbanistica, natura giuridica delle osservazioni dei cittadini. Altalex.
  • Marinelli, A. (2015). La città della cura. Liguori.
  • Plaisant, A. (2009). La partecipazione nel governo delle trasformazioni del territorio – Strumenti innovativi per costruire la città dei diritti. Franco Angeli.
  • Zygmunt, B. (2002). La società individuializzata. Il mulino.
  • Zygmunt, B. (2017). La solitudine del cittadino globale. Feltrinelli.

Autore Alberto Forte