L’intonaco non riveste solo un ruolo essenziale nella definizione architettonica dell’edificio, ma assume importanza decisiva nel contrastare le azioni di degrado. La parete al rustico, risulta più facilmente aggredibile da parte degli agenti atmosferici, il rivestimento costituisce uno sbarramento nei confronti dell’acqua, capace, nello stesso tempo (per la sua permeabilità al vapore d’acqua, cioè per la sua capacità di “far respirare il muro”) di contribuire a mantenere l’equilibrio termodinamico tra l’edificio e il suo ambiente. Così sulla scorta delle indicazioni Vitruviane l’intonaco veniva prescritto in più strati, tanto da immaginarlo come “la pelle dell’edificio”. Ogni strato, come accade per la pelle, concorre ad assolvere a specifiche funzioni, caratteristiche prestazionali ed estetiche. L’intonaco di “Cocciopesto Guglielmino”, a base di calce idraulica naturale e cocciopesto, è costituito da tre strati ben collaboranti fra loro che insieme formano un “sistema intonaco” in grado di proteggere e abbellire le murature. Esso si colloca, a pieno titolo, nella tradizione di intonaci naturali, con i quali sapienti maestranze ed artisti hanno tipicizzato, nei secoli, i colori dei centri storici del nostro paese. E’ particolarmente indicato per il recupero e il restauro degli edifici dei centri storici che per le nuove soluzioni di architettura.
L’intonaco è costituito da 3 strati cosi denominati:
- Rinzaffo
- Traversato
- Finitura