27 Febbraio 2024
La nuova disciplina sulla digitalizzazione degli appalti pubblici, introdotta dal d.lgs. n. 36/20231, segna un punto di svolta fondamentale per tecnici, ingegneri e architetti impegnati nel settore delle costruzioni. Con l’obiettivo di rendere i processi più efficienti, trasparenti e accessibili, questa riforma abbraccia l’uso di strumenti digitali attraverso l’intero ciclo di vita degli appalti, dalla programmazione all’esecuzione. È essenziale per i professionisti del settore conoscere queste nuove procedure per navigare efficacemente nel panorama degli appalti pubblici, sfruttando le opportunità offerte dalla digitalizzazione per migliorare la qualità, la sostenibilità e l’innovazione dei loro progetti.
Lo stato dell’arte della digitalizzazione degli appalti pubblici
Dall’1 gennaio 2024 la digitalizzazione degli appalti pubblici è realtà. Le nuove disposizioni del Codice dei Contratti (d.lgs. n. 36/2023) rivoluzionano il sistema di gestione degli appalti, introducendo una serie di novità volte ad aumentare l’efficienza, la trasparenza e la prevenzione della corruzione.
Al centro del nuovo sistema si trova la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici gestita da ANAC. Essa rappresenta un ecosistema digitale integrato che interconnette:
- Piattaforme di approvvigionamento digitale certificate: utilizzate dalle stazioni appaltanti per tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti (programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione).
- Banche dati statali: contengono informazioni utili per le stazioni appaltanti (es. casellario giudiziale, certificati antimafia, regolarità fiscale).
- Fascicolo virtuale dell’operatore economico: contiene informazioni e documenti necessari per la partecipazione alle gare (es. requisiti di idoneità, certificazioni).
Le principali novità introdotte dalla digitalizzazione degli appalti pubblici includono:
- Pubblicità degli atti di gara: la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici garantisce la pubblicità degli atti di gara, trasmettendo le informazioni all’Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione Europea.
- Fascicolo virtuale dell’operatore economico: semplifica gli adempimenti per le imprese e garantisce l’unicità dell’invio di dati e documenti.
- Piattaforme di approvvigionamento digitale certificate: le stazioni appaltanti devono utilizzare piattaforme certificate per tutte le attività inerenti alle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti.
- E-procurement: l’intero ciclo di vita dei contratti pubblici è gestito in modalità digitale, garantendo maggiore trasparenza e tracciabilità.
1 In vigore dal 01/04/2024
La digitalizzazione degli appalti pubblici rappresenta un passo avanti fondamentale per la modernizzazione della pubblica amministrazione e per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR.
In particolare, la digitalizzazione, dovrebbe
- Ridurre i tempi e i costi delle procedure di gara.
- Aumentare la trasparenza e la concorrenza.
- Prevenire la corruzione e favorisce l’equità.
- Migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Il ruolo di ANAC è centrale nel processo di digitalizzazione degli appalti pubblici. L’Autorità ha adottato diverse misure per facilitare la transizione al nuovo sistema, tra cui:
- Linee guida e istruzioni operative.
- Formazione per le stazioni appaltanti e gli operatori economici.
- Attività di monitoraggio e controllo.
La digitalizzazione degli appalti pubblici è un processo complesso e in continua evoluzione. Tuttavia, i benefici attesi sono notevoli e la strada intrapresa è quella giusta per una pubblica amministrazione più efficiente, trasparente e responsabile.
Obblighi dei professionisti
Gli obblighi dei professionisti in materia di digitalizzazione degli appalti pubblici sono molteplici e variano a seconda del ruolo ricoperto dal professionista nella procedura di gara.
In generale, i professionisti sono tenuti a:
- Utilizzare le piattaforme di approvvigionamento digitale certificate per tutte le attività inerenti alle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti.
- Assicurare la conformità dei documenti e delle informazioni trasmesse alle stazioni appaltanti alle disposizioni del Codice dei Contratti.
- Rispettare i principi di trasparenza, correttezza e professionalità in tutte le fasi del processo di digitalizzazione.
In particolare, i professionisti che assumono il ruolo di RUP (Responsabile Unico del Procedimento) sono tenuti a:
- Gestire la procedura di gara in modalità digitale.
- Assicurare la corretta compilazione e trasmissione dei dati e documenti alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici.
- Vigilare sul rispetto delle disposizioni del Codice dei Contratti.
I Commissari di gara sono tenuti a:
- Svolgere le proprie funzioni in modalità digitale.
- Assicurare la correttezza e la trasparenza delle operazioni di gara.
I Consulenti sono tenuti a:
- Fornire alle stazioni appaltanti la necessaria assistenza per la digitalizzazione delle procedure di gara.
- Assicurare la conformità dei pareri e delle consulenze alle disposizioni del Codice dei Contratti.
Oltre agli obblighi generali e specifici sopra elencati, i professionisti sono tenuti a:
- Adeguarsi alle normative in materia di privacy e di sicurezza informatica.
- Mantenere aggiornate le proprie competenze in materia di digitalizzazione degli appalti pubblici.
Il mancato rispetto degli obblighi previsti dal Codice dei Contratti può comportare l’applicazione di sanzioni amministrative e pecuniarie.
La Banca Dati ANAC e gli affidamenti diretti
L’articolo 23 del nuovo Codice degli Appalti dedica specifica attenzione alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, evidenziando il ruolo centrale dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) nella gestione e nello sviluppo di questa infrastruttura digitale cruciale. Questa banca dati, prevista dall’articolo 62-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale (decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82), costituisce il fulcro dell’ecosistema nazionale di e-procurement, garantendo l’interoperabilità tra diverse piattaforme e banche dati utilizzate nel ciclo di vita dei contratti pubblici.
Questo sistema mira a migliorare le fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici, integrando diversi attori e piattaforme all’interno di un ecosistema di e-procurement nazionale. La digitalizzazione dei processi di appalto, inclusi gli affidamenti diretti per importi inferiori a 5.000 euro, è un elemento chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che si propone di combattere la corruzione e aumentare l’efficienza attraverso l’uso di piattaforme digitali certificate.
Con l’obbligo di utilizzare queste piattaforme dal 1° gennaio 2024, le stazioni appaltanti sono chiamate a garantire la tracciabilità e l’accessibilità dei dati relativi agli affidamenti, spostando la pubblicità legale sulla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici e abolendo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per gli affidamenti diretti.
L’introduzione di queste misure ha sollevato questioni sull’applicabilità della digitalizzazione anche ai micro-affidamenti, ma il Ministero delle Infrastrutture ha chiarito che tali affidamenti rientrano nell’obbligo di digitalizzazione, escludendo la possibilità di gestire i procedimenti via PEC. Nonostante alcune perplessità, l’orientamento verso la completa digitalizzazione degli appalti pubblici mira a estendere i principi di legalità e trasparenza a tutti gli affidamenti.
L’ANAC gioca un ruolo cruciale in questo processo, fornendo linee guida e supporto alle amministrazioni per facilitare la transizione verso il nuovo sistema di gestione digitale degli appalti. Questo approccio non solo promuove la trasparenza e l’efficienza ma dovrebbe contribuire anche alla riduzione degli oneri amministrativi e al monitoraggio dell’avanzamento degli investimenti pubblici.
Per approfondire gli obblighi dei professionisti in materia di digitalizzazione degli appalti pubblici, si consiglia di consultare la seguente documentazione:
- Codice dei Contratti (d.lgs. n. 36/2023)
- Linee guida ANAC sulla digitalizzazione degli appalti pubblici
- Sito web ANAC
- Portale del PNRR
Autore Alberto Forte