23 Gennaio 2024
In un’epoca caratterizzata in modo crescente dai cambiamenti climatici, le città storiche italiane affrontano una sfida urgente: la gestione efficace del deflusso urbano delle acque piovane. Questo fenomeno, che vede l’acqua piovana scorrere rapidamente su superfici impermeabili come tetti, strade e parcheggi e confluire nelle reti di drenaggio senza un’adeguata filtrazione, necessita di interventi rapidi e ben progettati. Questo problema ha un impatto significativo non solo sugli aspetti economici e ambientali, ma anche sulla sicurezza pubblica, richiedendo l’impiego di soluzioni tecnicamente avanzate e sostenibili.
Le Sfide Specifiche delle Città Storiche Italiane
Le città storiche italiane, con le loro complesse strutture urbane e infrastrutture spesso datate, sono particolarmente vulnerabili agli eventi climatici estremi. Questa vulnerabilità è evidenziata dai reportage giornalistici in seguito ad allerte meteo, spesso confermate da eventi meteorologici di notevole intensità. L’aumento, negli ultimi anni, di questi eventi sta mettendo sempre più sotto pressione i sistemi urbani, richiedendo un approccio innovativo nella pianificazione e gestione delle risposte a tali sfide.
I cambiamenti negli ambienti naturali che circondano le città aggravano la fragilità dei sistemi urbani; la compattazione dei suoli, spesso risultato di un’urbanizzazione eccessiva e di un uso intensivo del terreno, riduce drasticamente la loro capacità di assorbire e filtrare le acque piovane. Ciò comporta un aumento del volume di precipitazioni trasformato in deflusso superficiale, incrementando il rischio di inondazioni nelle aree urbane. Inoltre, la perdita di suolo fertile e la diminuzione dell’infiltrazione dell’acqua danneggiano la vitalità e la stabilità degli ecosistemi naturali che circondano e supportano le città.
Gli incendi boschivi, sempre più frequenti e intensi, rappresentano un ulteriore fattore di aggravamento, distruggendo ampie aree di vegetazione e modificando la struttura e la composizione del suolo. Le zone incendiate mostrano una minore capacità di trattenere l’acqua, accrescendo il rischio di erosione e di frane, nonché di inondazioni, mettendo a repentaglio la stabilità geologica dei pendii, anche a grande distanza dalle aree boschive compromesse.
In questo contesto, le città storiche italiane sono di fronte a una sfida duplice: proteggere il loro inestimabile patrimonio storico e culturale dalle minacce immediate dei cambiamenti climatici e, contemporaneamente, confrontarsi con gli impatti ambientali più vasti e complessi che influenzano la loro resilienza a lungo termine. Questo scenario impone una pianificazione urbana e ambientale innovativa e proattiva, che integri la gestione dei rischi di inondazione con strategie volte alla conservazione e al ripristino degli ecosistemi naturali circostanti.
Strategie di Gestione Sostenibile
Una gestione sostenibile delle acque meteoriche deve adottare strategie efficaci come la conservazione o il ripristino di aree permeabili e il contenimento dei deflussi superficiali, con misure che aumentino la capacità di assorbimento del suolo e riducano la quantità di acqua che si accumula rapidamente sulle superfici impermeabili, come strade e marciapiedi.
Diminuendo il volume e la velocità del deflusso delle acque piovane, si riduce il rischio di inondazioni, soprattutto in aree urbane densamente costruite dove le infrastrutture di drenaggio tradizionali possono essere sovraccaricate durante forti piogge.
Inoltre le strategie di gestione sostenibile, attraverso processi naturali di filtrazione e assorbimento del terreno, portano ad una rimozione o degradazione dei contaminanti migliorando così la qualità delle acque che alla fine raggiungono i corsi d’acqua naturali
Questo approccio, oltre a limitare il rischio di inondazioni e a ridurre l’inquinamento delle acque, favorisce la ricarica delle falde acquifere, altro elemento di straordinaria importanza per determinare la qualità di vita e la resilienza delle aree urbane.
Strategie di adattamento
Già a partire dagli anni ‘90 si è iniziato a promuovere un insieme di pratiche riferibili ai sistemi di gestione sostenibile del drenaggio urbano (SUDS, Sustainable Urban Drainage Systems) che propongono soluzioni per gestire in situ le acque meteoriche, ridurre i volumi idrici recapitati in fognatura ed evitare i problemi di sovraccarico delle reti, rendendo così più sostenibile il ciclo dell’acqua in ambienti urbani. Le soluzioni sono riconducibli a due strategie fondamentali: rallentare lo scorrimento dell’acqua e stoccarla temporaneamente per restituirla in maniera controllata alle reti. Alcune delle soluzioni più efficaci sono: la creazione di bacini di ritenzione o di infiltrazione, i fossati inondabili, gli spazi pubblici urbani parzialmente inondabili come giardini della pioggia, parcheggi verdi e piazze della pioggia, nonché soluzioni per spazi privati come giardini e verde pensile. Quest’approccio mira dunque a trasformare e potenziare gli spazi pubblici per ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti climatici e preservare il patrimonio storico. Piazze, parchi e giardini urbani possono essere ripensati come elementi chiave nella lotta contro gli effetti dei cambiamenti climatici, funzionando sia come centri di vita sociale e culturale sia come aree verdi multifunzionali.
Esempi Virtuosi di Adattamento Globale
Guardando sia a livello globale che nazionale, possiamo trovare ispirazione in città che hanno trasformato la sfida dei cambiamenti climatici in opportunità:
Copenhagen: La capitale danese è rinomata per il suo impegno verso la sostenibilità e l’innovazione nel campo dell’adattamento climatico. La città ha implementato un vasto programma di infrastrutture verdi, comprese soluzioni di drenaggio urbano sostenibile e la creazione di spazi pubblici multifunzionali che migliorano la qualità della vita e la resilienza ai cambiamenti climatici.
Rotterdam: Situata sotto il livello del mare, Rotterdam ha dovuto affrontare direttamente la minaccia delle inondazioni. La città ha risposto con soluzioni innovative come parchi inondabili, tetti verdi e la creazione di spazi pubblici che possono accumulare acqua in caso di necessità, trasformando una sfida in un vantaggio per la città.
Milano e il Progetto ForestaMI: Milano ha lanciato il progetto ForestaMI, con l’obiettivo di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030. Questa iniziativa mira a migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’effetto isola di calore urbano e aumentare la biodiversità, trasformando la metropoli in una delle città più verdi d’Europa.
Tante lezioni per le Città Italiane
La sfida per le città storiche italiane è quella di adattarsi ai cambiamenti climatici, preservando il loro patrimonio storico ed architettonico. Affrontare questi cambiamenti non è solo una necessità ormai improrogabile, ma anche un’opportunità per innovare e migliorare la qualità della vita urbana. Ispirandoci a esempi di successo, sia globali che nazionali, sempre più numerosi e praticabili, possiamo ripensare le nostre splendide città in maniera che diventino modelli di resilienza e sostenibilità, integrando il loro ricco patrimonio con soluzioni innovative e sostenibili per il futuro.
Bibliografia essenziale
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Autore Alberto Forte