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Augmented wood: un legno potenziato che ridefinisce l’architettura del futuro

5 Febbraio 2025

Il legno, materiale ancestrale per eccellenza, attraversa una nuova fase della sua evoluzione. Con il legno aumentato, la ricerca sui materiali riscrive il rapporto tra natura e tecnologia, ridefinendo le possibilità costruttive e ponendo le basi per un’architettura più sostenibile e performante. Un esempio emblematico di questa trasformazione è il lavoro di Timothée Boitouzet, architetto e biologo francese, fondatore della start-up Woodoo, che ha sviluppato una tecnologia in grado di rendere il legno più resistente, ignifugo, impermeabile e persino traslucido, senza comprometterne la sostenibilità.

Una nuova ottica per il legno

Non più solo elemento organico, il legno aumentato nasce da un’ibridazione tecnologica che ne esalta le proprietà meccaniche e fisiche. Compressione ad alta densità, infiltrazione con nanoparticelle idrofobiche e trattamenti ignifughi trasformano la struttura cellulare della materia, rendendola più resistente, durevole e versatile. La sua leggerezza rimane intatta, mentre la resistenza alla compressione e alla flessione cresce esponenzialmente, superando quella di molte leghe metalliche.

La tecnologia sviluppata da Woodoo prevede la rimozione della lignina, il componente del legno che ne favorisce la deperibilità, sostituendola con una resina biosintetica che migliora le prestazioni del materiale. Questo processo non solo lo rende impermeabile e inattaccabile da insetti e funghi, ma ne mantiene intatta la struttura, aumentando la resistenza e introducendo nuove proprietà ottiche. Il risultato è un materiale che non si ossida e può essere utilizzato per molteplici applicazioni, dall’edilizia all’interior design, fino all’industria automobilistica.

Nuovi scenari per l’architettura

Le applicazioni del legno aumentato ridisegnano il paesaggio costruttivo contemporaneo. Strutture portanti in legno compresso riducono la dipendenza da cemento e acciaio, aprendo la strada a edifici carbon neutral. Facciate ventilate e superfici interne sfruttano trattamenti antibatterici e autopulenti, rispondendo alle esigenze di spazi pubblici e residenziali. La fusione con materiali conduttivi e tecnologie smart introduce scenari inediti: pannelli che accumulano energia, superfici interattive, involucri edilizi attivi.

Boitouzet immagina un futuro in cui il legno potenziato potrà sostituire i materiali più impattanti dal punto di vista ambientale, trasformando il settore delle costruzioni, che oggi è responsabile del 39% delle emissioni globali di CO₂. Inoltre, secondo l’architetto, con una popolazione mondiale in crescita e un fabbisogno edilizio sempre maggiore, la chiave sarà utilizzare legni di bassa qualità e specie meno pregiate, come pioppi e betulle, per ridurre l’impatto ecologico e creare un circolo virtuoso nella gestione delle foreste.

Verso una nuova grammatica costruttiva

Il legno aumentato non è solo un materiale, ma un manifesto della progettazione del futuro. Unisce artigianalità e innovazione, tradizione e ricerca, ridefinendo il linguaggio dell’architettura con una nuova grammatica della sostenibilità. In un panorama in cui il costruire è chiamato a un ripensamento radicale, questa materia ibrida segna una traiettoria precisa: meno estrazione, meno emissioni, più intelligenza nella trasformazione della materia.

Fonti

  • Woodoo – www.woodoo.com
  • Centre Scientifique et Technique du Bâtiment (CSTB) – www.cstb.fr
  • Massachusetts Institute of Technology (MIT), Dipartimento di Ingegneria dei Materiali – www.mit.edu
  • “Augmented Wood: The Future of Construction Materials” – Journal of Advanced Materials, 2024
  • Intervista a Timothée Boitouzet su Le Monde Architecture, settembre 2024

Redazione Team Promitex